Dott.ssa Fabiana Arioli

Sono Arioli Fabiana, Psicoterapeuta e Psicologa, attiva nella Relazione d’aiuto dal 1996, e desiderosa di conoscere la vita e l’animo umano da sempre. Ho svolto i miei studi all’Università di Padova dove mi sono laureata nel 1993 in Psicologia Clinica e di Comunità, e poi successivamente a Milano, dove mi sono specializzata in Psicoterapia secondo il modello della Psicologia Individuale e comparata di Alfred Adler, nel 2003. Dal 1996, in concomitanza con il tirocinio ospedaliero all’interno del Servizio Psichiatrico di Melegnano nella provincia di Milano, mi occupo della Relazione di Aiuto, passando dalla Riabilitazione psichiatrica con persone con disturbi invalidanti (Depressioni gravi, disturbi di Personalità ecc.), fino alla Psicoterapia con situazioni più lievi (Disturbi d’Ansia, Attacchi di Panico, Disturbi Depressivi legati a situazioni di coppia, lavorative, familiari, fasi evolutive come l’Adolescenza, ecc.). In questi anni mi sono occupata anche di Formazione e Gestione di gruppi in ambito organizzativo e aziendale, sia per il Pubblico (Comuni nella provincia di Milano) che per il Privato/Convenzionato (Strutture per Anziani, portatori di Handicap ecc.). Sempre in Psicoterapia, ho lavorato con persone straniere, alcuni dei quali rifugiati politici, grazie alla padronanza di alcune lingue come lo spagnolo e l’inglese e una predisposizione verso le altre culture, data da lunghi soggiorni all’estero (America Latina, Africa e Asia) durante la mia infanzia/adolescenza. Attualmente collaboro con i Medici della Medicina di base per adulti, con Pediatri e Psichiatri del territorio dove opero (provincia nord est di Milano), e Servizi Sociali. Sono convinta che la Psicoterapia sia lo strumento più antico ed attuale per risolvere i malesseri psico-fisici, offrendo uno spazio di Ascolto speciale, dove accogliersi, ritrovarsi e imparare/reimparare ad ascoltarsi, anche in chiave esistenziale.

 

In qualche luogo del pianeta Terra
c’è una missione che vi attende,
un compito che solo voi potete realizzare.
Vi sta aspettando…

Daisaku Ikeda

Voglia di bene (ed Frassinelli, aut M. Scott Peck)

Un libro positivo e di ampio respiro scritto in maniera fluida e comprensiva dal dott. Scott Peck, psichiatra e psicoterapeuta, sulle relazioni affettive e sentimentali, discusse e analizzate, sulla base della sua lunga esperienza professionale...osservando i problemi che comunemente si incontrano, di dipendenza, possessività, mancanza di rispetto, per arrivare ad una conclusione illuminante, comune alle principali filosofie spirituali che portano all’amore : solo vivendo con coraggio e serenità i rapporti sentimentali/affettivi, nel rispetto di sé stessi e degli altri, partendo dalla propria crescita personale, e  nel desiderio di comprensione reciproca, arriveremo a non aver paura dei sentimenti. Una lettura incoraggiante, scritta  con amore e per l’amore.

Cos'è la rivoluzione umana (Ed Esperia, aut D. Ikeda)

L’autore, leader del Buddismo che si fonda sugli insegnamenti di N. Daishonin, e premio Nobel per la Pace, spiega la “Rivoluzione Umana” principio cardine della filosofia buddista, ma fonte di ispirazione e riflessione per tutti coloro che desiderino evolversi ed essere felici. D. Ikeda parla della Rivoluzione Umana come atteggiamento verso la vita e le difficoltà, talvolta dure che in essa incontriamo. Un atteggiamento che parte dal coraggio di affrontarle partendo da una trasformazione interiore, da una Rivoluzione personale, umana appunto, in cui si sperimenta apertura e capacità di trasformare le sofferenze in occasioni di crescita e gioia.

L'uomo che piantava gli alberi ( Ed Salani, aut J Giono)

Breve ma poetico racconto, sul rapporto uomo – natura, in cui “ partendo da un’insolita storia positiva, si cela un messaggio profondo. Capace di propagarsi nell’animo e nella cultura umana come le radici, i rami, le foglie e i frutti dell’albero sul terreno circostante. E’ un messaggio di riconciliazione dell’uomo con madre natura, è un messaggio di rinascita della foresta e della vita là dove erano state incoscientemente annientate. Perchè l’albero rappresenta, fin dai tempi più antichi, il simbolo e l’espressione della vita, dell’equilibrio e della saggezza.”

Per dieci minuti (Ed Universale Economica Feltrinelli, aut Chiara Gamberale)

Un romanzo piacevole che attraverso la storia della protagonista, ci dimostra come “il meglio sta in tutte quelle esperienze interessanti che ancora ci aspettano”. Quando tutto va a rotoli, e sembra che nulla di buono possa accadere perché la vita sembra essersi accanita con noi...che si fa? Si gioca...per dirla alla R. Steiner. Si rompono vecchie abitudini, e schemi per provare “10 minuti al giorno per 1 mese” se si può ricominciare a vivere. Cambiare, perché inevitabile, un po’ alla volta, per riappropiarsi di sé, dei desideri, della leggerezza, delle piccole ma grandi cose del quotidiano e della gioia di vivere.

I giorni dell’abbandono  (Italia, 2005)

Film toccante, con una bravissima Margherita Buy, un altrettanto Luca Zingaretti, affronta il tema della coppia, in particolare del tradimento, e del vissuto appunto dell’abbandono. Tuttavia l’abbandono non è solo inteso come l’atto di uno dei due partner verso l’altro, e nemmeno come solo il vissuto dell’ “abbandonato” ma anche come un “abbandonarsi” al proprio dolore, conseguente alla separazione e al trauma. Descrive in maniera commovente, attraverso gesti, silenzi, sguardi e voci tutti i passaggi che avvengono in chi attraversa e vive quest’esperienza nella separazione.

Film comunque a lieto fine, dove la capacità di risalire il fondo e la resilienza della protagonista, aprono il varco alla speranza e alla rinascita. Introspettivo e commovente.

Lasciati andare (Italia, 2017)

Commedia brillante ma non scontata, che ironizza sulle vicende e sui personaggi (compreso uno psicoanalista), sulla scompaginazione data dal caso, dagli incontri di storie e persone. Lasciati andare è sia la frase dello psicoanalista ipnositerapeuta verso i pazienti, ma anche un invito generale rispetto alla vita, ai sentimenti, alla felicità, abbandonando inutili e sterili rigidità che ognuno di noi si porta dietro in nome di un presunto ordine e controllo sugli eventi. Gioiosamente contagioso.

Captain Fantastic ( Stati Uniti, 2016)

La trama ci parla di una famiglia con numerosi figli, “capitanata” appunto da un padre “alternativo”, che inizialmente con la propria compagna, e poi purtroppo da solo, sceglie di crescere i figli secondo “natura”, nel vero senso della parola...cioè nei boschi, imparando le arti antiche della sopravvivenza, e al tempo stesso studiando e apprendendo con rigore materie scientifiche e umanistiche...attraverso anche la sperimentazione. Questo padre Fantastic dovrà fare poi i conti con il desiderio/bisogno dei ragazzi di sentirsi parte del mondo più civilizzato e globalizzato, c quindi anche con i suoi vizi e difetti. Molto interessante dal punto di vista delle scelte di vita, dentro/ fuori la società comune e globale,  del ruolo genitori (in particolare del padre)- figli, dell’adolescenza, del proprio posto e senso nel mondo.